Burzum

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lord Thanatos
     
    .

    User deleted


    image
    image



    Uno dei più controversi tra tutti i gruppi, perfino all'interno degli esagerati parametri del metal estremo. Raramente la politica di una band ha dominato così tanto la sua produzione; più che di una band si tratta del lavoro di un uomo, il norvegese Christian Varg Vikernes, conosciuto con lo pseudonimo di Conte Grishnackh. Sia questo nome che quello del gruppo provengono da Il Signore Degli Anelli di J.R.R. Tolkien, essendo Grishnackh un orco particolarmente repellente e Burzum la sua dimora simile all'inferno. Ironicamente, il nome di Vikernes in origine era Christian, in seguito da lui cambiato legalmente in Varg. Christian Vikernes è nato l'11 febbraio 1973 a Bergen, in Norvegia.
    Suo padre è un ingegnere elettronico che, di tanto in tanto, ha prestato i suoi servizi alla Marina Militare. Era noto per il suo carattere autoritario e testardo. Divorzierà da sua moglie, Lene Bore, quando Christian è ormai quattordicenne. Il distacco non sarà scioccante perché i rapporti tra l'uomo e la famiglia si erano fatti sempre più conflittuali. A parte i problemi caratteriali, si è scritto anche di maltrattamenti ai danni dei suoi familiari: non saprei dire però quanto questo sia vero. Christian Vikernes ricorderà suo padre come un individuo materialista e lo vedrà rare volte dopo il divorzio. Ammetterà però che l'educazione rigida e il rispetto della disciplina sono state una palestra di vita. Di questo è grato a suo padre. Christian ha anche un fratello di un anno e mezzo più vecchio al quale è stato molto legato per un lungo periodo di tempo. Inoltre i conflitti con il padre hanno stretto parecchio il rapporto tra i figli e la madre. L'infanzia di Christian Vikernes è stata quella normale di qualunque bambino nato in una famiglia benestante. Non gli mancava nulla e denotava già una spiccata personalità. Era un bambino dotato di una ricca fantasia ma un po' schivo nei confronti dei coetanei. Sua madre ricorda che giocava molto da solo ma che all'asilo sembrava un pesce fuor d'acqua. I giochi di gruppo o le attività organizzate gli spegnevano ogni entusiasmo. Il suo gioco preferito erano i soldatini.
    Era affascinato dalle armi, dai carri armati. C'è anche un aneddoto gustoso, raccontato dallo stesso Vikernes. A Bergen giocava sempre a soldatini con un amico e quello ne aveva di due tipi: americani e tedeschi. Il suo amico voleva sempre tenere gli americani e costringeva Christian ad usare i tedeschi e a fare la parte del cattivo che sarebbe stato sconfitto. Vikernes dice che sono stati quelli i primi momenti in cui ha cominciato a simpatizzare per la Germania. Magari questo episodio non vuol dire niente, però non è da escludere una certa suggestione estetica nella mente in evoluzione del bambino. Un anno importante è stato quello vissuto in Iraq. Al padre era stato offerto un lavoro per sviluppare un sistema computerizzato per il controllo dell'economia del paese. Si è trasferito quindi a Baghdad con tutta la famiglia e Christian ha frequentato la scuola elementare nella capitale irachena. Naturalmente il suo metodo di studio era differenziato e, probabilmente, il piccolo non ebbe mai modo di socializzare veramente con i suoi compagni di scuola. Inoltre gli venne inculcato sin da subito il senso di differenza. Gli altri bambini potevano essere picchiati dai maestri, lui no.
    Durante le visite mediche passava sempre per primo. Come conseguenza non aveva amici in Iraq e veniva costantemente messo in condizione di sentirsi diverso dagli altri: privilegiato, ma pur sempre differente. Tornato a Bergen Christian si era reinserito in fretta nella società norvegese ed ha continuato a frequentare le scuole del posto. La madre ammette che il carattere del bambino diventava sempre più forte e testardo. In tutto e per tutto simile a quello del padre. Aveva tanti amici ma continuava a sentirsi a disagio nei grandi gruppi. Preferiva piuttosto andare ad esplorare i grandi boschi attorno alla città. La sua fertile immaginazione li popolava infatti di creature fantastiche e lui si divertiva così tanto che passava ore e ore in mezzo agli alberi. L'iniziazione alla letteratura di Tolkien segna il passaggio dall'infanzia all'adolescenza del giovane Vikernes. La lettura dei libri dello scrittore sudafricano influenzarono il suo già ricco immaginario. I boschi non erano più visti come alloggio di creature fantastiche ma innocue. Ecco che le ombre tra i rovi si popolarono di orchi e troll. Il divorzio dei genitori unì molto Christian e suo fratello maggiore. Da lui ha infatti ereditato la passione per Tolkien ma non solo. Attorno ai quattordici/quindici anni Christian rimase affascinato dal look e l'atteggiamento skinhead del fratello. Questi passava tanto tempo con lui illustrandogli le varie armi, gli esplosivi e ( qualche volta ) facendogli toccare queste cose con mano.
    Non tutti i suoi interessi derivarono però dall'emulazione del fratello. Nel 1987 Christian cominciò ad esercitarsi con la chitarra. I suoi ascolti andavano dal thrash al death e al techno-thrash. Desideroso di tradurre il suo immaginario tolkeniano in musica decise di dar vita al progetto Uruk-Hai. Il fatto che suonasse da solo non era soltanto dovuto alla sua scarsa esperienza ma anche al fatto che, all'epoca, a Bergen non c'erano tante persone disposte a suonare metal. Soltanto ad Oslo pareva che qualcosa stesse cambiando, soprattutto grazie a due giovani e oscure band: Mayhem e Vomit. Questi erano anni tranquilli nei quali Christian trovò una certa stabilità. Riusciva a ritagliarsi il tempo per coltivare i propri interessi: musica, giochi di ruolo, lettura ed uso delle armi. Spesso i fratelli Vikernes andavano ad allenarsi nei boschi con le armi che erano riusciti a procurarsi. Altre volte invece Christian se ne stava da solo nella sua stanza a comporre e ad incidere le prime composizioni. Nel 1990 Vikernes entrò a far parte degli Old Funeral come secondo chitarrista. Questa era una band di Bergen dedita a un death metal di stampo floridiano. L'occasione gli capitò quando un suo vicino di casa, Olve Eikemo, lasciò gli Old Funeral per dedicarsi maggiormente alla sua nuova band: gli Immortal. Olve sarà in futuro universalmente noto come Abbath. La parentesi con la band di Bergen fu importante. Infatti essa rappresenta la sua prima vera esperienza con un gruppo.
    Continuerà a suonare con gli Old Funeral per ben due anni, incidendo due demo ed esibendosi in parecchi concerti. Christian e Olve ebbero anche modo di suonare assieme grazie al progetto Satanel. Vikernes non era un membro effettivo del gruppo: il futuro Abbath si rivolgeva a lui in qualità di amico. Infatti Christian non adorava il death tecnico dei Satanel. Nonostante egli preferisse strutture musicali meno complesse, questa esperienza migliorò la sua abilità come chitarrista. La gavetta con queste due band fece sì che Vikernes non fosse più soltanto uno spettatore della nascente scena estrema norvegese. Da musicista stava prendendo coscienza delle sue possibilità. Non solo: capì anche il tipo di musica che voleva suonare. Decise quindi di mettere in secondo piano il suo impegno con gli Old Funeral per concentrarsi sui vecchi Uruk-Hai. In realtà Christian non aveva mai messo questo progetto nel cassetto. Grazie ad esso poteva dar corpo alla sua ispirazione senza dover scendere a compromessi con altri musicisti. Poco importa che per lungo tempo un certo Eric Olivier Lancelot avesse collaborato con lui ( fino al 1990 ). In realtà tutta la musica era farina del sacco di Vikernes e questo suo amico non era che un semplice collaboratore. Lo ritroveremo dal 1994 negli Ulver con lo pseudonimo di AiwarikiaR.
    La nuova incarnazione degli Uruk-Hai prese il nome di Burzum, termine tolkeniano che significa "oscurità" al plurale. Il lato tenebroso della fantasia portò Vikernes ad avvicinarsi all'occultismo. Assorbì questo interesse dai suoi compagni di gioco di ruolo e dai libri che avevano in casa. Dato il suo carattere sempre più istintivo e ultra-entusiasta, ogni argomento che stuzzicasse il suo interesse si trasformava in breve in ossessione. Ciò che prima lo interessava veniva invece quasi totalmente dimenticato.
    Solo la musica rimaneva un interesse costante e inattaccabile. Inoltre, voleva emergere in questo ambiente a tutti i costi. Entrò quindi in contatto con il leader dei Mayhem, Euronymous. Questi, al secolo Øystein Aarseth, era considerato una figura leggendaria nell'ambito della musica estrema norvegese. La sua eloquenza e i suoi proclami tenebrosi e satanici facevano sempre più presa sui giovani metallari. Come si sa, il male ha il suo fascino. Euronymous era inoltre il titolare di una label chiamata Deathlike Silence Productions, che nel 1989 aveva pubblicato l'esordio degli svedesi Merciless, ma che da un po' di tempo era inattiva. Con tutte queste premesse, è naturale che Christian guardasse a lui per ottenere un contratto discografico. Iniziò quindi una fitta corrispondenza, grazie alla quale i due individui capirono di condividere parecchie idee musicali. Il 1990 stava volgendo al termine e Vikernes aveva ormai abbastanza brani per metterli su cassetta. Ecco che nel 1991 ha già pronti due demo, il primo senza titolo e il secondo chiamato semplicemente "Burzum". Il primo contiene tre canzoni di cui due appariranno nell'album di esordio, mentre quella intitolata "Lost Wisdom" verrà pubblicata in futuro su "Det Som Engang Var" nel 1993. Il demo "Burzum" contiene invece dodici tracce ed è da considerarsi una summa della produzione dei vecchi Uruk-Hai/Burzum. Sono presenti le tre tracce del demo precedente, una versione alternativa di "Lost Wisdom", alcuni brani che appariranno negli album futuri e altri che cadranno nel dimenticatoio (o finiranno su bootleg). In ambedue i demo non è incisa la voce. L'effetto complessivo è quello di una musica oscura, malinconica e a tratti epica.
    Ed Euronymous apprezzava enormemente questo genere. Infatti si decise subito di metterlo sotto contratto, invitandolo ad Oslo per definire l'accordo. Il primo incontro tra Euronymous e Vikernes ebbe luogo nel marzo del 1991 a Oslo. In quell'occasione non parlarono di molto all'infuori del contratto. Christian ebbe però modo di legare abbastanza con Hellhammer, il batterista dei Mayhem, e con il lugubre cantante Dead. Proprio a questo aveva inviato delle munizioni per fucile a pompa come regalo, qualche tempo prima. Destino infausto, quelle munizioni tornarono utili a Dead quando l'8 aprile decise di farsi saltare le cervella. Dopo questo primo incontro Vikernes entrò gradualmente in confidenza con Euronymous. Stravedeva per lui. Sua madre era letteralmente impressionata perché nessuno, nemmeno suo padre, aveva mai avuto tanto ascendente su Christian. Le frasi a effetto e il grande carisma del chitarrista dei Mayhem affascinarono totalmente il leader dei Burzum. Occultismo, satanismo e guerra erano le parole più in voga in quel periodo. Non è un caso quindi che Euronymous chiamasse Helvete (Inferno) il proprio negozio di dischi. Il negozio aprì tra il maggio e il giugno del 1991. Dead era morto da un mese e la disgrazia aveva reso ancora più cupa e maledetta la fama dei Mayhem. Il locale a disposizione di Euronymous era troppo grande rispetto a quanto effettivamente gli servisse per il negozio. Decise pertanto di adattare le stanze in eccesso ( il retro e la cantina ) a luoghi di ritrovo per feste oppure per ospitare gli amici. Da quel momento le visite di Christian ad Oslo si fecero più frequenti. Infatti tra la capitale e Bergen ci sono sei ore di viaggio, pertanto le visite in giornata risultavano troppo sfiancanti. Ora che Euronymous aveva opportunità di ospitare il problema non si poneva più. Anche i periodi di permanenza di Vikernes nella capitale norvegese si fecero sempre più lunghi. In questi mesi del 1991 egli entrò in contatto con individui rappresentativi della scena estrema. Si trovò a condividere la sua stanza a Helvete con un ragazzino del Telemark, tale Tomas Thormodsæter Haugen ( il futuro Samoth degli Emperor ). Altre persone con cui legò parecchio erano Bård "Faust" Eithun ( Thorns, futuro Emperor ), che da luglio stava lavorando nel negozio di Euronymous, e Gylve Nagell ( Fenriz ), il batterista dei DarkThrone. Questi lunghi periodi di permanenza a Oslo non fecero però che avvicinare sempre di più Vikernes ed Euronymous.
    Christian pendeva letteralmente dalle labbra del leader dei Mayhem. Questi, dal canto suo, era affascinato dall'entusiasmo di quel ragazzo di cinque anni più giovane. Come Faust ricorda in un'intervista: "Tendeva sempre a strafare. Se faceva una cosa che andava bene, allora voleva farlo dieci volte meglio entro quella sera stessa". Christian, a differenza dei suoi amici, non beveva né fumava. Eppure si faceva rispettare per il suo estremismo in ogni circostanza. Come conseguenza, gran parte del pensiero di Christian finì per influenzare lo stesso Euronymous.
    Progressivamente la visione del mondo dei due divenne sempre più misantropica e autodistruttiva. Il satanismo perse qualunque contatto con Crowley o La Vey. Il satana che essi "adoravano" era quello dell'iconografia medievale, mostruoso e con le corna. I cristiani vennero visti come una piaga insanabile che andava distrutta. Non c'erano profonde considerazioni filosofiche dietro a queste posizioni, anzi, le motivazioni erano superficiali e piene di contraddizioni. C'era soltanto la voglia di essere il più cattivi possibile.Dal momento in cui Vikernes arriva a Oslo, la storia di Burzum si lega inesorabilmente con quella del gruppo di Euronymous.
    Non si può scrivere dell'uno senza dover citare l'altro. Cercherò pertanto di concentrare la mia attenzione sulla figura di Christian Vikernes. Sin dall'inizio Vikernes dimostrò un'entusiastica propensione per l'azione. A differenza di Euronymous, che era un grande oratore, Christian aveva metodi più spicci. La sua prima dimostrazione furono le minacce ad Occultus nel giugno del 1991. Euronymous ne fu grandemente gratificato. Vedeva Vikernes come un individuo senza scrupoli, capace di ben altre azioni oltre che rubare oggetti sacri dalle chiese da esporre a Helvete. Infatti attorno al leader dei Mayhem si radunavano frotte di ragazzini disposti a fare di tutto pur di essere degnati della sua attenzione.
    Questi erano i primi passi del cosiddetto Inner Circle, una fantomatica organizzazione" dedita al "terrorismo satanico".
    Vikernes invece dimostrava carattere, personalità e non si faceva certo mettere i piedi in testa. Euronymous lo vedeva come il perfetto braccio destro. Ad ottobre Christian fu presentato ufficialmente alla scena estrema di Oslo. L'occasione si presentò durante un concerto dei Morbid Angel. La sera stessa ci fu un grave scempio di tombe nel cimitero della capitale ( anche se Vikernes, accusato in tribunale anche di questo crimine, affermerà che il fatto era successo un giorno prima ). I primi mesi del 1992 vedono la mente dei Burzum nei Grieghallen Studios di Oslo alle prese con le registrazioni del suo disco d'esordio.
    L'album è stato prodotto dallo stesso Vikernes (e Pytten, il famoso produttore degli studios) e co-prodotto da Euronymous. Queste sono le sue parole nei riguardi della seconda uscita della Deathlike Silence in un'intervista di Kaari Lakso: "[...] Questo LP è incredibilmente grandioso; nel momento in cui scrivo questo è già stato registrato. E' una specie di mix tra Hellhammer, Bathory e Mayhem ( ebbene sì! ), se riuscite ad immaginare una cosa simile. E' veramente oscuro, deprimente, atmosferico, arrabbiato ma al tempo stesso melodico e triste. Le vocals sono estreme, e NON sto parlando dei soliti "growling" che sono più simili all'abbaiare di un cane [...]". L'uscita di "Burzum" è stata preceduta dalla pubblicazione di un promo ( conosciuto come "Promo 1992" ) contenente due tracce in anteprima: "Feeble Screams From The Forests Unknown" ed "Ea, Lord Of The Depths". Questa seconda traccia è lievemente diversa rispetto a quella che poi finirà sull'album. Nel demo "Burzum" del 1991 era intitolata semplicemente "Lord Of Depths". Nel frattempo Christian Vikernes decise di non usare più il suo vero nome e scelse lo pseudonimo di Conte Grishnackh ( Count Grishnackh ). Anche questo nickname ha origini tolkeniane.
    Da questo momento il Conte è ufficialmente una personalità della scena estrema norvegese. Siamo nel 1992 e in quell'anno molte cose erano destinate ad accadere. "Burzum" vede la luce nel maggio del 1992. Annunciato da un'intervista su Orcustus, la fanzine di Bård Faust, diventa immediatamente una pietra miliare del genere. Verrà ristampato nel 1995 dalla Misanthropy/Cymophane con l'aggiunta dell'EP "Aske". La copertina originale è in classico bianco e nero. Ritrae una figura spettrale che vaga in un paesaggio inquietante. Le figure retoriche utilizzate dal Conte sono quasi sempre legate alla natura. Il ritmo è tenuto da una drum-machine. Le chitarre tracciano linee musicali molto semplici. E la voce... La voce è uno strillo inumano, molto acuto. Si tratta di vocals spettrali, sgraziate e francamente estreme. Sino a quel momento non si era udito nulla di più disturbante. Grishnackh supplisce alla semplicità delle composizioni con una grande creatività. Nel corso della canzone ci sono diversi cambi di tempo, di riff e dei radi sprazzi melodici. Le sezioni centrali sono senza dubbio più lente e cupe. L'atmosfera che vi si respira è malata, ostile.
    La musica gelida e minimale si contrappone alle strutture complesse allora in voga nel death metal. I riff e i passaggi melodici sono ripetitivi, senza fronzoli. Insomma, sin dal suo esordio Burzum si dimostra una band totalmente dedita al black metal e relativamente personale.
    A differenza di Mayhem e DarkThrone, Burzum si contraddistingue per una proposta musicale più varia. Sono presenti infatti dei brani di solo sintetizzatore. Le idee di Christian Vikernes si annunciano subito avverse al modo di vivere civile e democratico. Non si tratta più della cattiveria a tutti i costi degli Slayer o del satanismo godurioso dei Venom: il Conte Grishnackh crede in ciò che dice. Vuole trasformare queste idee in fatti. Proprio per questo Burzum è un progetto più estremo ideologicamente rispetto ai suoi contemporanei. Come si sa, il Conte Grishnackh sarà fin troppo coerente con queste sue teorie. A questo atteggiamento nei confronti del mondo si contrappone la ricerca introspettiva del proprio retaggio pagano.
    Per questo la sua musica è soprattutto atmosferica e riflessiva. Nel 1992 Christian Vikernes stava addentrandosi sempre di più nel satanismo e la religione asatru non è ancora il suo interesse primario. Ma il desiderio per una realtà metafisica opposta a quella tuttora dominante era già presente. Lo stile di Burzum è inconfondibile, ricco di afflati epici e al tempo stesso inequivocabilmente black. Il clangore di battaglie sanguinose, l'orgoglio di animi sconfitti ma assetati di rivalsa: tutto si trova in queste note. Il testo riassume quanto detto prima: la ricerca di se stessi nei piani più alti della coscienza, l'isolamento dal mondo. Al proprio ritorno gli occhi aperti mostreranno che soltanto odio e guerra potranno permettere alle varie razze di separarsi e, alla più forte, di regnare sulle altre. Assieme all'album dei DarkThrone "A Blaze In The Northern Sky" e a "Diabolical Fullmoon Mysticism" degli Immortal, "Burzum" è una delle uscite-chiave del 1992, nonché un album estremamente influente per il black metal norvegese. Un capolavoro da avere assolutamente, senza il quale il black avrebbe seguito altre strade. Tre mesi dopo la pubblicazione di "Burzum", il Conte Grishnackh era di nuovo nei Grieghallen Studios di Oslo alle prese con le registrazioni del suo secondo full-length.
    Il primo album dei Burzum aveva ottenuto un discreto successo. Vikernes poteva ritenersi soddisfatto della situazione che stava vivendo. Quello che un anno prima desiderava si era finalmente concretizzato. Aveva pubblicato un disco per l'infame etichetta Deathlike Silence ed era entrato nelle grazie di Euronymous (Øystein Aarseth). Due privilegi non da poco visto che il leader dei Mayhem era considerato da molti alla stregua di una leggenda vivente. Helvete (Inferno), il suo negozio di dischi, stava diventando sempre di più un punto di riferimento per la scena estrema norvegese. Se di giorno l'attività si svolgeva nel più normale dei modi, di notte i suoi locali si riempivano di individui di ogni sorta. Si racconta di feste selvagge all'insegna della follia più pura. In un articolo di Darcey Steinke del febbraio 1996 è riportata questa descrizione: "I party erano leggendari: affollati, caotici, illuminati da candele, durante i quali i devoti erano truccati da cadaveri, indossavano cappe nere o riproduzioni di chincaglieria vichinga. Molti si tagliavano con coltelli o bottiglie rotte; gruppi particolarmente ispirati uscivano per devastare cimiteri, abbattere pietre tombali e dipingere pentacoli e il numero 666.
    Hellhammer ricorda alcuni individui che sparavano contro i muri e addirittura un ragazzo che si era martellato un chiodo nel teschio. Euronymous continuava a fustigarsi con un nervo di bue facendo sì che il suo sangue penetrasse nella t-shirt formando delle strisce cremisi".
    Se c'erano ragazzi disposti a certi eccessi pur di guadagnare l'attenzione del leader dei Mayhem, non c'è da stupirsi che guardassero con rispetto ed invidia un privilegiato come il Conte Grishnackh. Il quale, dal canto suo, cominciava a sentirsi molto importante.Vikernes cadeva preda a facili entusiasmi ed alla voglia di strafare. Ora che aveva guadagnato un certo status, l'ammirazione verso Euronymous veniva affiancata da un bruciante spirito di competizione. Il fatto di essere il braccio destro del Principe della Morte lo riempiva d'orgoglio ma al tempo stesso gli stava un po' stretto. Decise di seguire la strada del suo modello ricalcandone i passi. Innanzi tutto occorreva creare una propria etichetta discografica. Questa label avrebbe dovuto chiamarsi Burznazg ma in realtà non fu mai operativa. Questo a causa di ripensamenti e problemi di varia natura.
    Soltanto in futuro Christian Vikernes riuscirà a dar vita a questo progetto ma il nome dell'etichetta verrà cambiato in Cymophane. Il secondo passo consisteva nel crearsi un'immagine che facesse presa sulla gente. Euronymous poteva vantare un seguito di individui adoranti disposti a far di tutto pur di un suo sguardo d'approvazione. Vikernes desiderava questo potere. Decise pertanto di cambiare legalmente il suo nome: un serio adoratore di satana non avrebbe mai potuto chiamarsi Christian. La scelta del nuovo nome ricadde su Varg. Secondo il Conte Grishnackh questo termine significherebbe "lupo" in antico norreno. Non è però da escludersi che inizialmente si sia ispirato ai temibili Warg, i lupi selvatici inventati da Tolkien. In questo periodo si fece scattare delle foto promozionali a petto nudo su un paesaggio innevato, vestito in cotte di maglia o armato sino ai denti. L'immagine dell'antico guerriero era quella che più si adattava all'immaginario fantasy di Varg. L'uso del corpsepaint, considerato essenziale da Euronymous, non l'entusiasmò mai eccessivamente.
    Tutte queste cose possono sembrare piccolezze ma, unite alla recente uscita del debut-album, ebbero in breve il loro effetto. Infatti Burzum era il nome nuovo e molti fan incominciarono a scrivere e a complimentarsi. All'inizio questo non dispiacque ad Euronymous ma, col passare dei mesi, si rese conto che il progetto di Vikernes stava un po' adombrando la sua band. In effetti era dal 1987 che i Mayhem non pubblicavano nulla di nuovo. Molta gente incominciava addirittura a dubitare che il tanto annunciato "De Mysteriis Dom Sathanas" avrebbe mai visto la luce. Euronymous decise pertanto di concludere al più presto il processo di composizione del secondo lavoro dei Mayhem. Inoltre la sua band avrebbe avuto priorità su qualunque altro gruppo norvegese in contatto con la Deathlike Silence.
    Per far questo utilizzò tutta la sua subdola arte ingannatrice. Prometteva grandi cose ma non ne realizzava nessuna. Si trasformò nel re del raggiro e del temporeggiamento. All'epoca i rapporti tra Varg ed Euronymous erano sospettosi ma in fin dei conti vi era ancora un briciolo di fiducia reciproca. Forse Vikernes non era più così servile nei confronti di Aarseth, ma il chitarrista dei Mayhem manteneva di fatto la leadership. Il Conte Grishnackh era ancora un giovane entusiasta e quindi facilmente plasmabile. Euronymous evitava qualunque discorso attinente alla pubblicazione del nuovo album di Burzum, causando una punta di irritazione in Varg. In compenso, Øystein Aarseth propose al Conte Grishnackh di suonare il basso nei Mayhem, in vista della registrazione di "De Mysteriis Dom. Sathanas". Questa proposta cancellò temporaneamente qualsiasi rancore: ogni blackster norvegese avrebbe venduto sua madre per suonare nei Mayhem. E' a questo periodo che risalgono le uniche foto in corpsepaint di Varg Vikernes. Queste le sue parole in un'intervista nel n.5 del C.O.T.I.M. Magazine: "[...] i "nuovi" Mayhem sono meglio di quanto siano mai stati, secondo me. Hellhammer è il miglior batterista di sempre ed Euronymous è un genio musicale. Potrebbe mai esserci di meglio?". I toni sono entusiastici.
    Nella stessa intervista afferma con convinzione che il secondo album dei Burzum vedrà la luce alla fine del 1992 e che presto sarebbero iniziate le registrazioni del terzo disco. Inoltre viene annunciato che Hellhammer sarebbe stato il futuro batterista dei Burzum e che presto la band avrebbe tenuto dei concerti. Come si sa le cose non andranno proprio così. Euronymous volle poi che un secondo chitarrista collaborasse con i Mayhem. La scelta ricadde sul talentuoso Snorre Ruch dei seminali Thorns. Costui era un assiduo frequentatore di Helvete e un grande amico di Bård Faust, all'epoca inserviente nel negozio di Aarseth. Per l'occasione Snorre sceglierà lo pseudonimo di Blackthorn.
    Si noti che queste collaborazioni tra musicisti di band differenti diverranno in futuro un'abitudine nella scena black norvegese. Se questo è stato possibile lo si deve all'esistenza di un punto d'incontro in grado di riunire tutte le differenti realtà musicali estreme. All'inizio degli anni '90 chiunque volesse suonare black metal in Norvegia non poteva fare a meno di guardare a Oslo.
    A Helvete in particolare.
    All'Inner Circle, ovvero a un supposto circolo interno dedito ad atti vandalici e altre azioni destabilizzanti. Chiamato anche "Svarte Sirkel" (Circolo Nero) sino all'aprile del 1992 si era contraddistinto per violazioni di cimiteri, furti vari, acquisto di armi al mercato nero, minacce a individui sgraditi e altre azioni criminali. Quel mese ci fu anche un tentativo di incendio doloso nella chiesetta di Storetveit ma l'episodio passò inosservato. Salvo assumere un significato inquietante alla luce di ciò che accadrà il mese successivo... Questa è la descrizione dell'Inner Circle fatta da Bård Faust: "[Inner Circle] è soltanto un nome che è stato inventato dai tipi che bazzicavano attorno al negozio - sia chi suonava nelle band che altri. La gente continuava a chiedersi chi facesse parte del Black Circle, ma in realtà non esistevano membri. Avevamo soltanto contatti con alcune persone che sapevamo essere in grado di fare determinate cose ma non sono mai esistiti membri, tessere di riconoscimento o riunioni ufficiali.
    Sapevamo soltanto chi era in grado di fare alcune cose e gli chiedevamo se era interessato a frequentare il negozio. Era una cosa molto semplice, non c'era nulla di più". Tra l'aprile e il giugno del 1992 l'Inner Circle decise che era giunto il momento di fare sul serio. Le minacce e le invettive anti-cristiane si sarebbero trasformate in azioni. Atti di terrorismo vero e proprio.
    Euronymous si rese conto che con un individuo come Varg al suo servizio tutto questo poteva essere possibile. Vikernes infatti voleva dimostrare costantemente di potersi spingere oltre e, fatto decisivo, aveva ben pochi scrupoli. Il 6 giugno, alle ore 6 del mattino (altre fonti indicano le 3) la chiesa di legno di Fantoft venne rasa al suolo da un incendio. Le chiese di legno (Stav Kirke) sono l'orgoglio della Norvegia, capolavori architettonici tipici di quello stato. Quella di Fantoft risaliva al dodicesimo secolo. In poche ore non ne restava che uno scheletro incenerito. Sin dall'inizio le autorità capirono che l'incendio aveva un'origine dolosa. Non riuscivano però a raccapezzarsi. Dietro a questo incendio c'era la mano di Varg Vikernes.
    Non lo ammetterà mai in pubblico ma alcuni esponenti della scena estrema hanno rilasciato dichiarazioni difficilmente travisabili. Questo è quanto ha affermato Ihsahn della band Emperor, che quel giugno si trovava a Oslo assieme al suo collega Samoth: "La prima volta che ho sentito parlare di roghi di chiese è stato sul giornale. Poi ho incontrato Vikernes che mi ha detto: - Visto? Ho bruciato una chiesa! - e mi ha mostrato delle foto. Non so se le ha mostrate a tutti ma non penso che sia stato molto discreto riguardo a questo. Era impressionante - era veramente molto cattivo, il fatto di aver bruciato una chiesa". In effetti questa azione ebbe un ritorno d'immagine pazzesco. Nessuno aveva mai fatto le cose così in grande come il Conte Grishnackh. L'incendio di Fantoft lo elevò ad uno status tale da far tremare Euronymous, il quale continuava ad aizzare la gente a commettere atti di male puro. Le risposte non tarderanno ad arrivare.
    Durante un tour in Norvegia, il bus dei Paradise Lost fu bersagliato da una sassaiola. Ricorda il cantante Nick Holmes: "Improvvisamente il nostro bus fu circondato da ragazzini dai dieci ai dodici anni che ci tiravano dei sassi. Quei bambini agivano da selvaggi. Pazzi". Già in precedenza la band era stata minacciata tramite posta alla pari di altri gruppi inglesi, svedesi e finlandesi. Il 26 luglio a Upplands Väsby, vicino a Stoccolma, il leader dei Therion, Christopher Jonsson scoprì che qualcuno aveva cercato di dar fuoco alla sua casa e trovò una scritta incisa sulla porta: "Il Conte è stato qui e ritornerà".
    Vicino c'era la copertina del primo LP di Burzum con tanto di autografo. Qualche giorno dopo Jonsson ricevette una lettera dalla Norvegia nella quale veniva minacciato di morte dal Conte Grishnackh. In realtà Varg Vikernes questa volta non c'entrava nulla (o quasi). Infatti l'autrice del misfatto era la diciottenne Suuvi Mariotta Puurunen, detta Maria. In seguito al suo arresto lei disse di conoscere Varg e di aver agito dietro sua commissione. Vikernes liquidò in fretta la faccenda dichiarandosi estraneo e la ragazza venne internata a causa di evidenti turbe psichiche. Questi due episodi sono inquietanti. Ogni mente labile poteva trasformarsi in un facile emissario disposto a far di tutto. Un gesto plateale come il rogo della chiesa di Fantoft aveva riempito il cuore di molti teenager di un furore indomabile. Nel frattempo i problemi tra Varg Vikernes ed Euronymous sembravano non arrivare ad una soluzione. Il leader dei Mayhem continuava a rimandare la pubblicazione del secondo album dei Burzum e il Conte Grishnackh era addirittura furibondo. Infatti Øystein era riuscito nel frattempo a pubblicare la ristampa di "Deathcrush" per la sua DSP e anche l'esordio degli svedesi Abruptum "Obscuritatem Advoco Amplectere Me".
    Di "Det Som Engang Var" nemmeno a parlarne, anche perché non c'era abbastanza denaro disponibile. Euronymous propose allora di registrare un EP, sicuramente meno costoso di un full-length. Pertanto Varg programmò di ritornare nei Grieghallen Studios per preparare le registrazioni di "Aske". Il 1 agosto 1992 un altro rogo scosse l'opinione pubblica norvegese.
    Questa volta fu la chiesa di Stavanger ad andare a fuoco. A quanto pare nessuno dell'Inner Circle ha partecipato a questa azione ma non lo si può escludere del tutto. Di sicuro da quel momento le autorità norvegesi si resero conto che questo tipo di attentati non erano azioni estemporanee. Altri roghi sarebbero stati da mettere in preventivo. L'euforia della cricca di Helvete era alle stelle. Samoth ricorda nel già citato articolo del 1996: "Era un periodo eccitante. Andavamo in giro e discutevamo del nostro astio verso il cristianesimo e come ritornare alla vecchia religione vichinga". In effetti è proprio in questo periodo che al satanismo da incisione medievale si affianca un ritorno alla radice pagana.
    Dietro a tutto questo stava il solito Conte Grishnackh, ora improvvisamente interessatosi all'antica mitologia vichinga. Il rogo delle chiese venne giustificato come una vendetta verso chi ha eretto questi templi sugli altari pagani. Inoltre era un monito verso i cristiani, una dimostrazione d'odio, una minaccia di morte. Il 20 agosto accadde un fatto inatteso: Bård Faust uccise a coltellate un omosessuale nel parco olimpico di Lillehammer. Lo stesso Faust non saprà dire perché ha accettato di seguire quell'uomo nel bosco, ben conscio che lo stava abbordando.
    Forse già sentiva il desiderio di uccidere per compiere un'azione più estrema di un semplice incendio doloso. Forse, come può capitare seguendo un'ideologia così entropica come quella del male assoluto, Bård aveva semplicemente compiuto il passo decisivo verso l'autodistruzione.
    Non per nulla il giorno dopo, 21 luglio, partecipò con Varg ed Euronymous al rogo della chiesa di Holmenkollen. L'attentato finì sulle prime pagine dei giornali il giorno successivo. L'omicidio di Faust non occupò che un trafiletto. Le indagini erano in corso ma prove o testimoni non ce n'erano. Ma l'escalation era ben lungi dal fermarsi. Il primo settembre la chiesa di Ormøya andò a fuoco. Il 13 settembre fu la volta di Skjold, al rogo della quale partecipò anche Samoth ("C'era una piccola porta sotto l'altare dove abbiamo versato diversi galloni di benzina, abbiamo acceso il tutto con dei fiammiferi e poi siamo scappati in macchina. [...] C'era uno strano feeling nell'auto. Fuori era tutto tempestoso, tonante e piovoso. Ci trovavamo in una stretta strada di campagna senza nessuna luce a parte i nostri fari").
    Il 2 ottobre fu la chiesa di Hauketo ad essere rasa al suolo, il 23 dicembre quella di Åsane e il 25 dicembre quella di Sarpsborg. Quest'ultimo incendio fu il più drammatico perché un pompiere morì mentre cercava di domare le fiamme. Il fenomeno diventava sempre più spaventoso e incontrollabile. Le forze dell'ordine organizzarono gruppi specializzati per prevenire questi attentati. Si conta che i roghi di chiesa in Norvegia, tra tentativi e successi, vadano dai 45 ai 60 dal 1992 al 1994. Se le attività dell'Inner Circle assorbivano gran parte delle energie di Varg Vikernes è anche vero che la musica rimaneva il suo interesse principale. In agosto aveva terminato le registrazioni di "Aske", godendo tra l'altro della collaborazione di Samoth in una canzone. Alla fine di settembre aveva registrato completamente il suo terzo album "Hviss Lyset Tar Oss", nel quale traspariva in modo evidente la sua infatuazione per i miti nordici. Inoltre continuava a suonare il basso ed aveva ormai quasi finito di registrare le parti di basso in "De Mysteriis Dom. Sathanas" dei Mayhem. Mano a mano che i mesi passavano però, la sua opinione nei confronti di Euronymous stava sempre peggiorando. Non riusciva più a provare la ben che minima sudditanza nei confronti di Øystein Aarseth.
    Anzi, non si capacitava che quell'uomo potesse essere visto ancora come un mito. Varg lo reputava un individuo abile solo a parlare ma incapace di passare ai fatti. Inoltre non aveva gradito lo slittamento del suo secondo full-length tanto che era quasi deciso di pubblicare l'EP "Aske" sotto la propria etichetta. Nel pensare ai difetti altrui Varg dimenticò di analizzare i propri. Il Conte Grishnackh adorava vantarsi delle proprie azioni. Questa sventatezza si univa ad un'altissima opinione di se stesso. Non c'è da stupirsi che proprio le sue parole indirizzarono le indagini sui roghi di chiese verso la scena black di Oslo. Il 20 gennaio 1993 apparve un'intervista sul Bergens Tidende intitolata "Abbiamo acceso i fuochi". In essa un individuo senza nome parla del rogo di Fantoft aggiungendo particolari che sino a quel momento erano noti soltanto alla polizia. In particolare, l'uccisione di un coniglio gettato poi nella chiesa. In breve la polizia fermò Vikernes e lo interrogò sulle sue dichiarazioni. Non era stato difficile risalire a lui. L'intervista era stata organizzata da amici del Conte che avevano contattato direttamente il giornalista. Inoltre Varg aveva lasciato il suo numero di telefono all'intervistatore.
    A casa di Vikernes la polizia trovò dei volantini sui quali era stampata la chiesa di Fantoft ridotta in cenere. Questi flyers avrebbero dovuto essere distribuiti con "Aske". Inoltre il Bergens Tidende aveva fatto pervenire agli agenti un articolo che questi amici del Conte Grishnackh avevano spedito al giornale nella speranza che fosse pubblicato. L'articolo non fu preso in considerazione e assunse importanza solo in seguito all'intervista di Varg. Infatti questi ragazzi affermavano che Vikernes aveva bruciato otto chiese e ucciso un omosessuale a Lillehammer. Questo secondo caso era giunto a un punto morto: la nuova pista riaprì le indagini che porteranno all'arresto di Faust. Il Conte Grishnackh viene quindi arrestato in attesa di accertamenti. Nel frattempo tutti quelli che avevano contatti con Helvete vennero interrogati. Tutte le black metal band erano nella lista dei possibili sospetti (Immortal, DarkThrone, Hades, Emperor, ecc.).
    Durante il suo primo incarceramento Varg decise di collaborare con i DarkThrone scrivendo dei testi per loro: alcuni compariranno su "Transilvanian Hunger" e un altro su "Panzerfaust". Dopo sei settimane e un giorno il Conte Grishnackh viene scarcerato per mancanza di prove definitive. Purtroppo molti dei suoi appunti erano stati sequestrati dalla polizia. Dovette quindi rivolgersi per forza ad Euronymous per la pubblicazione di "Aske".
    Il proprietario della Deathlike Silence, che nel frattempo era riuscito a tenere assieme l'Inner Circle nonostante gli interrogatori della polizia, decise di mantenere la sua promessa. Infatti pensava che l'assenza di Varg gli avesse ridonato la leadership su tutto, sbagliandosi in pieno. Infatti Vikernes, che nel frattempo era apparso su giornali e televisione, incominciava a sentirsi importante. Faust ha detto di lui: "[agli inizi] era un tipo a posto ma quando l'hanno arrestato per la prima volta, nel gennaio 1993, ed è diventato una persona conosciuta in Norvegia, allora è diventato molto più difficile trattare con lui perché si considerava un individuo famoso e via discorrendo". Inoltre il numero di proseliti aumentava: il 7 febbraio 1993 ci fu il primo rogo di chiesa al di fuori della Norvegia. Il fatto avvenne a Lundby in Svezia e, nonostante nessuno sia mai stato arrestato per questo, si sospetta che dietro ci sia la mano di It, un membro degli Abruptum. Con la libertà di Varg molti supposero che l'Inner Circle si sarebbe riorganizzato.
    Nell'agosto del 1993, Vikernes e l'ex Mayhem Blackthorne, andarono a fare visita a Euronymus nel suo appartamento ed è qui che ebbe luogo il delitto il chitarrista dei Mayhem cade colpito alla testa dalla ventiquattresima coltellata inflittagli da Christian "Varg" Vikernes.
    In quell’istante muoiono, allo stesso tempo, il creatore del movimento e colui che maggiormente aveva contribuito a renderlo feroce e spietato agli occhi spaventati dell’opinione pubblica. Le prove contro Vikernes apparvero subito schiaccianti e il musicista venne arrestato con l'accusa di omicidio. Gli fu inflitto il massimo della pena, 21 anni di carcere, che il Conte sta tuttora scontando. Le ultime notizie degne di interesse risalgono al luglio del 2003 quando, il 26 del mese, Vikernes non è tornato in carcere dopo un permesso. L'evaso è stato rintracciato il giorno dopo sull'autostrada E6 attorno a Oslo. La macchina che stava guidando apparteneva a una famiglia a cui era stata sequestrata nei pressi di Buskerud.
    Secondo i testimoni, Vikernes ha fatto fermare l'automobile ed ha minacciato i possessori con una pistola (Varg nega tutto questo). Alcune fonti dicono che, al momento dell'arresto, in automobile c'era un armamentario da guerriglia: un fucile a pompa, vari travestimenti, una maschera a gas, alcuni coltelli, un computer, un navigatore e delle carte di credito. Non si sa quanto di tutto questo appartenga a leggenda e quanto sia stato esagerato dai media. Certamente qualcuno ha fornito questo materiale a Vikernes, il quale non sarebbe mai riuscito a procurarsi tutto da solo nel poco tempo che aveva a disposizione. In sua difesa, e grazie alla testimonianza della madre, Vikernes ha affermato che voleva dirigersi in Svezia. Dopo un colloquio con la genitrice aveva deciso di tornare in carcere ed è proprio durante il suo ritorno che è stato catturato. Secondo altre fonti, Varg voleva scappare perché qualcuno in carcere tramava di ucciderlo.
    Ulteriori notizie dicono che volesse scappare all'estero ed arruolarsi nella Legione Straniera. La verità non si saprà mai fino in fondo, perché il mondo di Varg Vikernes è fatto di misteri, contraddizioni e tantissima irrazionalità. Ma, possa piacere o meno Vikernes come personaggio, i suoi meriti musicali sono super partes. Se non fosse stato per la sua musica, le sue azioni e le provocazioni forse il black metal non sarebbe mai uscito dalla nicchia nella quale era rinchiuso.
    E la Norvegia sarebbe rimasta ai margini della scena metal: un freddo, costoso e poco abitato paese sul Mare del Nord. Questi eventi hanno reso Vikernes molto popolare ed egli continua a cavalcare l'ondata di pubblicità derivatagli dall'omicidio e dal relativo processo. Ma è il suo pensiero politico a suscitare intorno ai Burzum le maggiori controversie. Inizialmente ossessionato dalla narrativa fantasy, passò a interessarsi alle leggende e ai miti folcloristici norvegesi, da lui messi in contrapposizione con le credenze giudaico-cristiane, considerate una vera piaga per la Norvegia e per i popoli scandinavo-germanici. La sua idea di un ritorno alla primitiva religione pagana e la celebrazione di una società strutturata come nei tempi antichi ebbero una certa presa sui giovani ma è innegabile che molti aspetti del punto di vista dei Burzum assomigliano a quelli nazisti, come il concetto di razza sovrana e la negazione dell'arte e del progresso tecnologico. Questa ideologia valse loro una condanna più o meno universale. Malgrado ciò, il Conte riuscì a creare il Norsk Hedensk Front, un movimento per molti versi ispirato al fascismo europeo.
    Il 24 maggio 2009, Varg Vikernes è stato scarcerato in libertà vigilata. Ora vive in una fattoria nella città di Bø nella contea di Telemark, sempre in Norvegia, con sua moglie e i suoi figli (si era sposato in carcere). Dopo aver in un primo momento negato un ritorno alla musica, il metal in particolare, nel 2010 ha pubblicato il suo nuovo album, Belus, che ha segnato un ritorno alle sonorità ossessive e disturbanti dei suoi primi dischi.
     
    .
0 replies since 30/10/2010, 12:54   52 views
  Share  
.